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sabato 6 dicembre 2014

Racconto


Quel mare delle emozioni

C’era un piccolo guerriero che dal suo vissuto, di delusioni e amarezze, si era ripromesso di chiudere quella piccola parte dell’anima, dove sono riposte nella spontaneità, tutte le espressioni del cuore. Rifugiandosi in quelle quotidiane che ci regala la natura, cercando riparo in quell’isola che non c’è. Non sapendo che, a quel sentimento non c’è rifugio che pone riparo, quando la sensibilità d’animo guida i fili del coinvolgimento dei sensi e del cuore.
Decide un giorno di prendere la piccola barca dell’anima, salpando verso quel immenso mare delle emozioni, lasciandosi guidare dalla spontaneità. Incontra altre isole, tante bellissime, altre fantastiche, alcune affascinanti. Tutte circondate da placide acque, apparentemente, di facili approdi ma, purtroppo lui vedeva oltre, quelle loro caratteristiche della palese superficialità.
Andando oltre quel mare di emozioni, iniziando ad incresparsi e, più si avvicinava ad una piccola isola diveniva sempre più periglioso, quasi non voleva che si avvicinasse. Nello stesso tempo gli indicava una stretta e tortuosa scia, da poter navigare lentamente, per arrivare nel più dolce degli approdi, dove avrebbe potuto dare e ricevere, quello che l’anima celava da molto tempo.
Senza rendersi conto, la piccola isola aveva eliminato tutta quella artificiosa corazza che la mente cognitiva aveva eretto a salvaguardia dell’anima. In quell’isola aveva trovato l’altra molto simile alla sua, con le stesse remore e ferite che, urlando nel silenzio lo aveva guidato fino a lei. Non credendoci ancora, non facevano altro che tormentarsi e tormentandosi, ponendosi interrogativi, domande, spiegazioni, alimentando tutte quelle ansie, paure, timori, fino ad allora sofferti ma, sempre avendo la consapevolezza dell’altro e, di non volerlo perdere, di non volersi più dividere, ognuno era nell’altro. Appena smisero di porsi inutili domande e infondati perché, tanto sapevano già le desiderate risposte, erano dentro di loro. Prendendosi dolcemente mano nella mano salgono su la piccola barca del sentimento puro, incondizionato e iniziano a navigare in quel tormentato mare di emozioni e passione, sapendo  che nulla poteva nuocere alla piccola barca, perché intorno ad essa c’era quell’aura del loro incondizionato amore. Guidandoli in ogni dove, facendo in modo di superare qualsiasi tipo di ostacolo.
Nel silenzio, la consapevolezza di essere insieme, pur essendo in due isole distinte.



P.G.d.L. © 2011
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